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Otto regole che aiutano l’architettura dell’informazione

Otto regole che aiutano l'architettura dell'informazione
Progettare le informazioni significa avere sempre in mente qual è l’obiettivo dell’utente in ogni momento e quindi è utile avere delle regole che aiutano l’architettura dell’informazione in questo senso.

Ma come possiamo aiutare l’utente a raggiungere tale obiettivo nel modo più semplice possibile?

L’architettura dell’informazione in sé è la pratica della progettazione di strutture.

Secondo Dan Brown di EightShape, autore ed esperto di IA, possiamo far riferimento ad almeno 8 principi per la progettazione – oggi sono addirittura più di 40 e Brown li chiama obiettivi – che servono a dare un senso al nostro sito web e a creare le strutture per la migliore esperienza utente. Questi principi sono di fatto delle regole che sarebbe auspicabile rispettare.

Ecco 8 regole che aiutano l’architettura dell’informazione

  1. regola degli oggetti
  2. regola delle scelte
  3. regola di divulgazione
  4. regola degli esemplari
  5. regola delle porte d’ingresso
  6. regola della classificazione multipla
  7. regola della navigazione mirata
  8. regola della crescita

Spiegazione delle regole che aiutano l’architettura dell’informazione e alcune idee su come realizzarle

1.Regola degli oggetti come ausilio all’IA

Questo principio riguarda il modo in cui vediamo i nostri contenuti: invece di guardare i contenuti come qualcosa di rigido e inanimato, come un oggetto, proviamo a vederlo come una cosa vivente, con il suo ciclo di vita, i suoi comportamenti e le sue caratteristiche.

Il motivo per cui questo è un principio rilevante in IA è che ci consente di trattare i contenuti con la flessibilità richiesta. Se guardiamo il nostro contenuto come se stesso, diventa più facile per noi vedere le possibili relazioni che il contenuto ha con altri dati, e i diversi modi in cui possiamo presentare questo contenuto all’utente.

Una caratteristica utile di questo principio è che incorpora il ciclo di vita del contenuto nell’architettura, rendendolo disponibile per i tempi in cui quel contenuto crescerà e poi maturerà. Un tipico esempio di ciclo di vita è rappresentato dai contenuti stagionali, come l’abbigliamento, il turismo o il food.

Brown ci fornisce l’esempio di un sito web di ricette, in cui le ricette possono relazionarsi tra loro come complementari o diventare più rilevanti in determinati momenti (ad esempio il panettone a Natale).

2.Regola delle scelte

Secondo lo studio di Schwartz, “Il paradosso delle scelte”, le persone si illudono di volere quante più scelte possibili ma tante opzioni significano un carico cognitivo importante, al punto da causare persino ansia.

Possiamo fare l’esempio di un magazine di tecnologia in cui la categorizzazione è fatta in modo inefficace, visualizzando troppe informazioni tutte insieme.

Il risultato è che le persone sprecano enormi quantità di tempo alla ricerca di quel dato che desiderano effettivamente, o semplicemente rinunciano a utilizzare quel sito web. Fatto che l’information architecture mira ad evitare.

E’ buona norma rendere le liste (tutte!) più corte, specialmente ai livelli gerarchici più alti. Questo è un aspetto da tener presente anche quando progettiamo una struttura a matrice per i nostri contenuti: gli utenti possono scegliere solo tra alcune opzioni, altrimenti smettono di divertirsi.

3.Regola di divulgazione

Le persone possono elaborare nuove informazioni solo in un certo modo perchè non gestiscono bene notizie inaspettate o indesiderate: è un concetto chiamato divulgazione progressiva.

Significa che nella nostra architettura delle informazioni, dobbiamo organizzare i dati in modo che le persone possano assorbirli a un ritmo normale, ma anche in modo che possano anticipare ulteriori informazioni prima che vengano presentate: possiamo farlo attraverso brevi informazioni in un elenco o tabella, con link di approfondimento per il contenuto dettagliato.

Ad esempio, in un elenco di ricette, potremmo mettere una lista a griglia che visualizza la miniatura di un dolce e indica il tempo i preparazione ed il livello di difficoltà. Il progetto dovrebbe selezionare solo le informazioni sufficienti per aiutare l’utente a decidere se vuole fare clic su quella ricetta o meno.

4.Regola degli esemplari

Le persone sono in grado di classificare i concetti creando un elenco di esempi (esemplari). Ogni categoria ha bisogno di un esempio del tipo di contenuto che ne fa parte, come le sottocategorie e immagini pertinenti. Prendiamo ad esempio un ecommerce con un megamenu:

5.Regola delle porte d’ingresso

Le persone in genere arrivano al nostro sito web tramite un’altra pagina che non è la home page. Se il sito ha diverse porte attraverso le quali gli utenti possono entrare, bisogna sempre dire alle persone dove si trovano.

Quando si tratta di IA, la home page non dovrebbe fungere da scorciatoia per ogni angolo del sito web, ma piuttosto il quadro generale che mostra di cosa tratta il sito.

6.Regola della classificazione multipla, la più complessa tra le norme che aiutano l’architettura dell’informazione

Ogni persona ha il suo modo di cercare informazioni. Alcune persone digiteranno l’argomento generale dei dati che stanno cercando (come i costumi da bagno, ad esempio) mentre altri sceglieranno in modo più specifico (come i bikini).

Questo è importante per l’IA, e bisogna tenerne conto quando si analizza il sistema di ricerca degli utenti. Attenzione però perchè più modi si offrono agli utenti per trovare informazioni e più è probabile che si sentano sopraffatti o distratti.

7.Regola della navigazione mirata che aiuta l’architettura dell’informazione

La navigazione principale del sito non dovrebbe includere tutti i contenuti del sito web. E’ bene invece avere una strategia anche per i menu e avere menu diversi per diversi tipi di informazioni, quando possibile. Ad esempio, un menu per gli argomenti dei post del blog e un menu di marketing separato in cui si elencano i servizi offerti dall’azienda.

L’IA consiste infatti nel separare le informazioni in base alla loro categoria corretta, in modo che l’utente sappia esattamente dove si trova e dove  possa trovare le informazioni desiderate.

8.Regola della crescita

E’ probabile che la quantità di contenuti cresca nel tempo. L’Architettura dell’Informazione dovrebbe partire già con le strutture idonee a gestire diverse categorie e sottocategorie, prevedendone l’espansione.

Regole che aiutano l’architettura dell’informazione: conclusione

L’architettura dell’informazione permette di creare una struttura che gli utenti possano capire ma anche prevedere. In questo modo le persone non devono vagare alla ricerca di informazioni e possono imparare facilmente a orientarsi nel sito.

Regola generale: prestare attenzione ai dettagli e non bombardare gli utenti con più informazioni o più decisioni di quelle che possono gestire.