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Guida su come costruire il proprio sito internet da soli

Guida su come costruire un sito da soli

Per costruire un sito da soli esistono dei software che permettono di generare in automatico il codice html per fare le pagine web senza l’aiuto di nessuno ma ci sono anche dei servizi online gratuiti o a pagamento che permettono di creare un sito fai da te, senza conoscere la programmazione.

Costruire un sito web da soli

Costruire però è un’altra cosa perché implica sviluppare del codice sorgente che:

  • farà funzionare la navigazione tra le pagine,
  • determinerà gli ingombri e la responsività,
  • renderà dinamico e interattivo il sito,
  • gli conferirà un aspetto professionale, decoroso, moderno e accattivante.

Costruire siti internet da soli prendendoli già fatti significa assemblarli senza sapere quello che ci sta dietro.

E prima o poi questo risulterà un notevole difetto.

Per chi desidera cimentarsi nella costruzione da principio del proprio sito, prima ancora di imparare la programmazione o scegliere la piattaforma per realizzarlo gratis, occorre procurarsi un nome di dominio.

Questo lo si fa presso un registrar.

Serve anche uno spazio hosting per caricare i file del sito.

Lo spazio di hosting non è necessario nel caso dell’utilizzo di piattaforme di siti già pronti.

Sviluppare da zero il sito con i linguaggi di programmazione per il web

Per chi vuole cimentarsi con la programmazione, è possibile sviluppare da zero il sito con i linguaggi per il web.

Ad esempio:

  • html,
  • html5,
  • css,
  • css3,
  • php,
  • ajax,
  • asp,
  • javascript,
  • jQuery.

Per costruire un sito web partendo dalle basi bisogna conoscere almeno il linguaggio html e avere nozioni sui fogli di stile (CSS).

L’html determina la struttura del sito mentre il css ne determina l’aspetto grafico.

Occorre inoltre un editor per l’implementazione del codice che permetta di salvare e caricare i file via FTP sul server in cui è ospitato il sito.

Per iniziare a creare i siti web bisogna imparare il linguaggio base chiamato html.

Scrivere codice e altri tecnicismi

Per esercitarsi a scrivere le pagine web basta usare il semplice Blocco Note di Windows ma anzichè salvare il file come txt, occorrerà salvarlo come html.

I file html sono quelli che vengono aperti e visualizzati tramite Browser.

Se infatti tentiamo di aprire il file html con Word o con Blocco Note, vedremo il codice ma non la parte visuale (front end).

La programmazione del codice sorgente può essere fatta in locale ma per pubblicare il sito in rete è necessario avere uno spazio hosting ed aver registrato un nome di dominio.

Il fornitore dei servizi darà tutte le informazioni tecniche necessarie per poter accedere al server di hosting via FTP.

E per collegare il nome di dominio allo spazio in cui fisicamente è ospitato il sito nel caso in cui il fornitore del dominio (registrar) e quello di hosting (hosting service provider) fossero due fornitori differenti.

Se invece il registrar e l’hosting service provider sono lo stesso fornitore, i parametri di configurazione sono già impostati per far vedere il sito web quando si digita il suo indirizzo (URL).

Finchè non verranno caricati file all’interno del server, sarà visibile una pagina di cortesia standard. Conterrà la dicitura “sito in costruzione” oppure una pagina vuota tutta bianca.

Questo modo di creare i siti è adatto ai programmatori.

Altra cosa da imparare è l’uso dei fogli di stile CSS che permettono di impostare colori, forme, dimensioni, spazi, margini e formattare i testi.

Per rendere dinamiche le pagine web si utilizzano altri linguaggi come jQquery e Javascript.

Cos’è l’Embed

Molte funzionalità possono essere inserite all’interno del codice tramite embed.

Significa copiare un pezzo di codice fornito da terzi per ottenere determinate funzionalità.

Ad esempio:

  • i video player di Youtube,
  • i post di Facebook,
  • le recensioni di Google Places,
  • le mappe di Google Maps,
  • i moduli contatto di MailChimp
  • e così via.

In rete si trovano spesso soluzioni a problemi di programmazione.

Anche pezzi di codice già pronto, detti snippet.

Si possono utilizzare per arricchire le pagine web anche se non si è sviluppatori esperti ma si è appena iniziato a programmare.

Farsi un sito internet usando piattaforme open source

Creare siti da soli con le piattaforme Open Source è adatto a chi ha dimestichezza con l’uso di internet e con le installazioni, anche se non occorre sappia programmare.

Bisogna installare via FTP una piattaforma open source, come WordPress, su uno spazio web dotato di database, come Mysql.

Quando si acquista un servizio di hosting bisogna sceglierne uno che preveda il database.

Il costo è più elevato rispetto ad un hosting semplice, senza database.

Il pacchetto open source si scarica gratuitamente da internet, dai siti ufficiali.

Viene fornito compresso, bisogna scompattarlo e seguire le istruzioni allegate nella documentazione.

L’avvio dell’installazione fornisce tutte le istruzioni necessarie per agganciare il database al sito e per configurare le password di accesso.

I dati tecnici per il database sono dati dal fornitore di hosting.

Ci sono degli hosting specifici per WordPress o per Joomla che non richiedono di installare queste piattaforme open source e nemmeno di configurare il database relativo.

Costano di più rispetto ad altri fornitori di hosting però sono utilissimi per chi non è un tecnico e non saprebbe come fare per avviare da solo la procedura di installazione.

Una volta fatta questa operazione, il CMS permette di creare le pagine web, di aggiungere un tema grafico a scelta ed i vari contenuti sia testuali che multimediali.

Funzionalità aggiuntive

E’ possibile aggiungere molte altre funzionalità chiamate Moduli per Joomla e PrestaShop o Plugin per WordPress.

Un esempio di queste funzionalità è la registrazione degli utenti al sito con il proprio account Facebook oppure la gestione della sicurezza contro le intrusioni indesiderate.

Esistono Plugin e Moduli gratuiti e anche a pagamento.

E’ molto importante per la sicurezza del sito

  • controllare gli autori,
  • la compatibilità con la versione della piattaforma open source installata,
  • il numero di installazioni totali effettuate dagli utenti in rete
  • e quando è avvenuto l’ultimo aggiornamento.

Se la funzionalità è stata aggiornata per l’ultima volta un anno fa è vivamente sconsigliato installarla sul proprio sito.

Allo stesso modo se non è compatibile con la versione dell’open source installato. Oppure se solamente qualche decina di utenti ha deciso di installarsela.

Sono tutti casi in cui la funzionalità è a rischio di intrusioni indesiderate da parte di hacker che sfruttano le vulnerabilità presenti nel codice non aggiornato di frequente.

Creare un sito web gratis per sempre

Per creare siti gratis completamente e per sempre esistono piattaforme preconfezionate già pronte e gratuite.

Questo modo di fare siti è adatto a chi ha fretta, non ha pretese, non ha alcun tipo di budget economico. E non ha interesse nè a ricevere contatti tramite il sito nè ad utilizzare il sito come base per strategie di web marketing.

Non serve registrare un nome di dominio nè acquistare uno spazio di hosting.

Non serve conoscere la programmazione.

Basta creare un account, ossia registrarsi, e fornire i propri dati che il sito è pronto per essere composto in pochi passaggi.

Crea il tuo sito gratis è lo slogan di molti programmi online (detti anche piattaforme) per fare da soli il proprio sito web.

  • Si tratta di strumenti online preconfezionati in cui tutto è già pronto per l’utilizzo.
  • Non occorre procurarsi l’hosting e il dominio perchè si è già ospiti dei loro server e si usa il loro nome di dominio (che quindi non sarà personalizzato).
  • Quello che si deve fare per iniziare è creare un account ovvero registrarsi con i propri dati.
  • Verrà inviata una email di conferma e le istruzioni per accedere ad un pannello di amministrazione. A seconda del sistema usato, tale pannello è detto anche Dashboard o Plesk o back-end o back-office.
  • Da questo pannello è possibile iniziare a comporre facilmente le proprie pagine web.
  • L’aspetto grafico del sito dovrebbe risultare piacevole grazie alla varietà dei modelli offerti che è possibile impostare.

Tuttavia chi non ha dimestichezza con internet e non conosce la logica delle pagine web può trovare difficoltà a far tutto da solo.

E qualora dovesse riuscirci, il sito non verrà fuori così bene come si vede nelle tante demo messe a disposizione da queste piattaforme.

Quali sono gli svantaggi del far da soli e gratis?

In queste piattaforme già fatte, le possibilità di personalizzazione sono molto limitate nella versione gratuita e non convenienti nella versione a pagamento.

Chi apre il sito non ne sarà mai proprietario è e se la società che ha realizzato la piattaforma chiude, il sito scompare senza giustificazioni o preavvisi e non sarà recuperabile.

Non sarebbe comunque recuperabile se si volesse trasferire il sito da un’altra parte, perchè non si è padroni dei file del sito nè dei contenuti del sito creato.

Anche le politiche aziendali possono variare nel tempo e, sempre senza giustificazioni o preavvisi, ciò che è gratuito può trasformarsi a pagamento.

Sono poche le persone che leggono i termini e le condizioni d’uso di questi servizi per aprire siti preconfezionati e fai da te.

Invece è fondamentale per rendersi conto dei limiti del sistema fai da te gratuito e dei rischi che corre chi lo utilizza.

Ad esempio, Wix scrive nelle sue policy per l’uso del sito che l’utente deve accettare (http://it.wix.com/about/terms-of-use):

<<L’utente si impegna a permettere a Wix di utilizzare in perpetuo, in tutto il mondo e gratuitamente, qualsiasi versione del proprio Sito web dell’Utente (o parte di esso) per qualsiasi attività di marketing e promozionale di Wix, online e/o offline, nonché di modificarlo come ragionevolmente necessario per tali scopi e rinuncia a qualsiasi pretesa nei confronti di Wix o di chiunque per suo conto relativamente a qualsiasi diritto morale passato, presente o futuro, diritto degli artisti o altri diritti analoghi in tutto il mondo che l’Utente possa avere nel o verso il proprio Sito web dell’Utente in relazione a tali usi consentiti limitati.>>

Pubblicità indesiderata

Oltre a perdere la proprietà intellettuale del sito nel momento stesso in cui si decide di crearlo con queste piattaforme preconfezionate, bisogna fare attenzione alla pubblicità che viene obbligatoriamente introdotta.

Tralasciando il fatto che non è assolutamente professionale far vedere ai propri potenziali clienti un sito con la pubblicità al suo interno. Il problema è che la pubblicità è correlata alle tematiche trattate del sito.

Quindi se si vendono scarpe, la pubblicità può riguardare un competitor che produce borsette, con una foto accattivante che inviata a cliccare e che fa immediatamente scappare i visitatori altrove fuori dal sito in questione.

Non solo, chi produce le borsette molto probabilmente produce anche scarpe e quindi gli utenti che arrivano sul sito pubblicizzato potrebbero comprare borsetta e anche le scarpe coordinate dallo stesso venditore.

Funzionalità limitate

Le funzionalità nelle versioni base gratuite sono molto limitate.

Alcuni sistemi ad esempio, propongono pagina contatti in cui il modulo contatti può ricevere solo un certo numero di richieste di contatto al mese.

Questo è da tenere ben presente: a cosa serve un sito se non dà la possibilità agli utenti di contattare l’azienda o il professionista?

Spazio archiviazione ridotto

Altro difetto, lo spazio di archiviazione è basso, solitamente 500 Mb. Per dare un’idea corrisponde a una cinquantina di fotografie ad alta risoluzione.

Servizi integrativi a pagamento

Per migliorare le performance del sito, queste piattaforme offrono servizi integrabili a pagamento. Che però vengono rinnovati in automatico e senza preavviso e a tariffa piena anche se inizialmente c’è uno sconto.

Un esempio di questo servizio è la personalizzazione del nome di dominio che comunque, a conti fatti, costa di più che registrare un dominio presso un registrar di propria fiducia.

Anche aumentare lo spazio di archiviazione può venire a costare di più che acquistare un servizio di hosting presso un internet service provider.

Il servizio a pagamento aggiuntivo per la personalizzazione del nome di dominio in alcuni sistemi non comporta l’eliminazione della pubblicità.

Per farlo, bisogna ricorrere alle soluzioni a pagamento di tipo business o golden o pro (ogni piattaforma ha un nome specifico per questi servizi).

Un altro fattore su cui informarsi è che alcune di queste piattaforme danno lo spazio per creare un sito personale ma non permettono di far siti di tipo aziendale.

Il consiglio è quindi di leggere molto bene i termini e le condizioni d’uso di questi strumenti online preconfezionati per la creazione fai da te di un sito.

Leggere con attenzione anche le differenze di prezzo e di performance tra i vari pacchetti proposti, sia quelli base gratuiti che quelli avanzati.

Miglior sito per creare siti

Il miglior sito per creare siti dipende dalle esigenze del sito online perchè, come si è detto, le piattaforme gratuite hanno delle limitazioni funzionali importanti. Le quali possono andar bene per alcuni utenti frettolosi e privati ma per aziende e professionisti sono sconsigliate.

Ecco alcune piattaforme per realizzare in autonomia siti gratuiti e preconfezionati: Wix, Webnode, Weebly, one&one, 1 minute site.

Se si vuole creare un sito gratis, abbiamo già nominato Wix e Weebly.

Se si vuole usare l’open source, WordPress è uno dei migliori siti perchè ricco di documentazione e di plugin in grado di rendere le pagine web piene di funzionalità e dinamismo.

Inoltre il back-end è facile da imparare se si fa prima una breve formazione con un tecnico.

Per gli ecommerce il miglior sito per fare siti è Magento perchè ha incredibili funzionalità ed è molto potente.

Tuttavia è anche molto difficile da imparare ad usare e anche da implementare e configurare.

PrestaShop è forse meno potente rispetto Magento ma il suo gestionale è più semplice ed altrettanto funzionale.

Miglior software per la creazione di siti web

Il miglior software per creare siti web è Adobe Dreamweaver, in grado di realizzare pagine web responsive, ossia che si adattano alle dimensioni dei piccoli schermi.

E’ un programma a pagamento con canone mensile che vale la pena di utilizzare se la produzione di siti prevista è numerosa per potersi rifare delle spese sostenute.

Viene usato dai web designer o da chi progetta siti web senza conoscere la programmazione.

Lo svantaggio di questo modo di fare i siti è che il codice sorgente prodotto dal software è molto complesso. E non piace ai motori di ricerca per cui il posizionamento tra i primi posti dei risultati di ricerca risulta molto arduo.

L’alternativa open source a Dreamwever è Kompozer, software free scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale, anche in versione portable, ossia installabile su chiavetta e riutilizzabile in un qualunque altro computer.

Le funzionalità e la resa sono inferiori rispetto al software di Adobe però si possono ugualmente creare pagine web.

Anche Kompozer genera codice sorgente complesso ma questo è il difetto di tutti gli editor di siti web perchè ai comandi diretti e puliti del linguaggio php o html si aggiunge l’intermediazione del software di interfacciamento.

Questi programmi vanno bene per chi vuole imparare da solo o fare delle prove.

Lo sviluppo di un sito web ottimizzato per i motori di ricerca richiede altri strumenti, come le piattaforme di WordPress. Oppure usare direttamente i linguaggi di programmazione per il web come html e php.

Siti personalizzati o uso di piattaforme già pronte?

Un sito web può essere programmato con linguaggi come php, html, html5 e css3, javascript, java, jquery, asp, ajax.

Questo permette un grado di personalizzazione pressochè illimitato. Inoltre un maggior controllo sulle intrusioni esterne perchè il codice programmato non è noto alla comunità di sviluppatori esterni. Compresi gli hacker.

Lo svantaggio è che ci vuole molto lavoro e sviluppatori competenti.

Se poi si desidera gestire in autonomia il sito, spesso il grado di personalizzazione non lo consente a meno che non sia prevista un’area di amministrazione per i contenuti.

E’ inoltre difficile trovare un programmatore che sappia mettere le mani sui file realizzati dai predecessori che hanno abbandonato il progetto.

Esistono sistemi per costruire un sito web in modo più automatico, chiamati piattaforme. Le piattaforme per la realizzazione dei siti sono di due tipi: open source o proprietarie.

Creazione siti web open source

Le piattaforme open source sono quelle gratuite i cui file sono accessibili a tutti e chiunque conosca i linguaggi con cui son state scritte può metterci le mani.

E modificarli contribuendo ad arricchire di nuove funzionalità la piattaforma.

Open source significa appunto sorgente aperta.

Non è corretto parlare di siti open source ma di piattaforme e le più famose sono Drupal, WordPress, Joomla, Prestashop, Magento.

I siti web possono essere realizzati utilizzando ad esempio WordPress oppure Joomla mentre gli ecommerce si possono creare con Prestashop o Magento.

Il fatto che i siti siano fatti con sistemi open source non vuol dire che una persona qualunque sia in grado di:

  • installarli,
  • configurali,
  • montarli,
  • personalizzarli graficamente,
  • renderli sicuri e funzionanti in tutte le loro parti.

Le piattaforme sono gratuite ma tutta la procedura per costruire un sito internet attraverso di esse richiede sicuramente un professionista.

Il montaggio degli ecommerce con le piattaforme open source come Maghento e Prestashop (ma anche per tutte le altre che il web mette a disposizione) è ancora più complesso.

Infatti bisogna configurare la macchina di vendita vera e propria. Impostando ad esempio:

  • le spese di spedizione,
  • le tasse,
  • le zone di vendita,
  • le combinazioni dei prodotti,
  • i sistemi di pagamento collegati ai conti correnti bancari,
  • il magazzino, la fatturazione,
  • i resi,
  • la messaggistica automatica e così via.

I siti open source possono essere installati nuovamente presso qualsiasi fornitore o computer.

Basta aver fatto un backup dei dati prima di richiedere il trasferimento.

Il backup è possibile farlo anche attraverso la piattaforma stessa perchè sono previste delle funzionalità proprio per questo scopo.

Vantaggio degli Open Source

Il vantaggio dell’utilizzo degli open source è che hanno moltissime funzionalità, si evolvono sulla base delle tendenze di marketing e delle nuove necessità tecnologiche.

Tutti i sistemi citati hanno il content management system (CMS) che permette di gestire tutti gli elementi del sito a chi ha i permessi di amministratore. Sia esso il proprietario del sito o la web agency che lo gestisce.

Svantaggio degli Open Source

Lo svantaggio degli open source è che sono facilmente sotto attacco di hacker perchè essendo noti i file, sono note anche le falle di sicurezza. Tali falle vengono sfruttate per iniettare all’interno del sito virus e malware.

A volte il sito cambia completamente aspetto e perde qualunque funzionalità, altre volte viene utilizzato per inviare spam massivo all’insaputa del suo proprietario.

In questi casi l’aggiornamento costante del sito diventa fondamentale perchè via via gli sviluppatori si accorgono delle lacune di sicurezza. E provvedono a correggerle fornendo gli aggiornamenti necessari a tutti i possessori dei siti.

Creazione siti web con piattaforme proprietarie

Esistono piattaforme proprietarie automatiche non open source per la realizzazione di siti web.

Si tratta di sistemi che non potranno mai appartenere al committente del sito. Di fatto, con le piattaforme proprietarie non c’è un padrone del sito ma solo un affittuario.

Se un’azienda realizza il sito in questo modo, potrà vederlo online finchè paga il canone. Ma poi basta e non potrà recuperare il materiale inserito o i vari file di cui è composto per installarlo altrove presso un altro fornitore.

Prima o poi si troverà con un pugno di mosche e soldi spesi negli anni senza poi avere nulla per il futuro.

I siti fatti tramite piattaforme proprietarie non possono essere installati nuovamente presso altri fornitori.

Il backup dei dati, qualora fosse consentito, non potrà essere integrato con altri sistemi qualora si richieda il trasferimento del sito.

Rientrano in questa categoria le piattaforme proprietarie di siti gratuiti e anche a pagamento.

Scelta delle piattaforme

Esiste un’ampia scelta di piattaforme proprietarie di siti gratuiti: Wix, Weebit, Google Sites ad esempio.

I siti web creati con le piattaforme gratuite non sono mai personalizzabili al 100%. Non si possono fare interventi di seo mirati e non comprendono il nome del dominio personalizzato.

Ad esempio se l’azienda si chiama mycompany e si sceglie di usare Wix, il nome del sito sarà obbligatoriamente del tipo mycompany.wix.com.

Solo pagando sarà possibile personalizzare questo nome togliendo l’estensione Wix.

Altri sistemi sono invece a pagamento, come Pagine Gialle Online.

La scelta del sito gratis più adatto non deve tralasciare gli strumenti di web marketing necessari per dar visibilità al proprio sito.

Esempio.

Se si ha in progetto di fare delle newsletter o della pubblicità attraverso gli annunci sponsorizzati di Adwords e Facebook, è opportuno controllare che la piattaforma permetta di inserire il codice di monitoraggio.

E che consenta di archiviare i contatti delle iscrizioni alle newsletter per esportarli e utilizzarli con gli strumenti specifici per l’invio massivo di email.

CMS e siti web

I siti che pubblicano informazioni frequenti hanno bisogno di un CMS per aggiornare i contenuti in autonomia senza dover ricorrere a dei programmatori per apportare le modifiche.

Il CMS è l’acronimo di content management system ossia il pannello di amminitrazione dei contenuti del sito internet.

Un sito con cms deve avere un database. WordPress, Joomla, Prestashop e Magento hanno sia cms che database.

Il cms permette di cambiare tutti i testi, le immagini ed i video accedendo con una password e un nome utente al pannello di amministrazione, chiamato anche back office o back end, ossia la parte dietro del sito, non visibile agli altri.

Una sorta di area riservata o di amministrazione del sito.

Per WordPress ad esempio l’accesso al cms avviene digitando l’indirizzo del sito sul browser seguito dalla scritta /wp-login.php

Editor dei siti web

L’editor testuale dei siti web è uno strumento presente nella parte back end che non è visibile agli utenti ma si trova entrando nel cms come amministratore.

Dove ci sono testi c’è anche un campo destinato al loro inserimento e alla loro formattazione, proprio come il programma per scrivere in Word.

L’editor di testo è dotato di una barra con delle icone che rappresentano alcune funzionalità come ad esempio l’inserimento di elementi multimediali all’interno del testo oppure la suddivisione in paragrafi.

Ci sono anche editor più evoluti disponibili sotto forma di plugin o moduli da installare nelle piattaforme open source.

Altri tipi di editor vengono utilizzati per la scrittura di codice da parte dei programmatori.

Per creare un semplice file html ad esempio basta il programma Blocco note di Windows e salvare il file con estensione “.html” anzichè “.txt”.

Il browser sarà in grado di visualizzare i file creati in locale in questa maniera, come se fossero pubblicati su internet; sarà sufficiente cliccare col tasto destro del mouse sopra il file e scegliere “Apri con” e poi il nome del borwser preferito.

Editor più evoluti per scrivere il codice dei siti sono ad esempio Notepad++ o anche Edit Plus per Windows e Coda2 per Mac.

Questi ultimi hanno anche la possibilità di collegare il progetto all’FTP in modo da creare e salvare i file direttamente sul server di hosting così che possano essere già pubblicati su internet.

Come scrivere un sito

Scrivere un sito può voler dire scrivere il codice sorgente del sito a livello di programmazione, oppure scriverne i contenuti testuali a livello di copywriting.

Nel primo caso bisogna utilizzare i linguaggi di programmazione per lo sviluppo web e degli strumenti con funzionalità apposite che permettono di generare e di scrivere questo codice e di caricarlo sul server, via FTP, dove sono stati installati i file del sito.

Già col solo codice html si può scrivere una pagina web molto semplice e basilare.

Nel caso del copywriting invece, la scrittura riguarda i testi e questo viene fatto attraverso gli editor testuali offerti dal back end del cms.

Oppure può essere fatto via FTP aprendo il file in modalità di modifica e modificando manualmente la pagina web.

L’editor del cms è facile da usare e non richiede conoscenze di programmazione mentre modificare le pagine via FTP è sconsigliabile per chi non sa dove mettere le mani, compreso chi non sa cos’è l’FTP.

Il programma più usato per scrivere i file del sito via FTP è Filezilla ed è gratuito.

Siti web non sicuri

Chi utilizza i sistemi open source deve proteggersi dalle intrusioni di hacker che possono sfruttare le vulnerabilità note nel codice sorgente per mandare attraverso i siti internet non protetti migliaia di email di spam oppure inserire malware o anche pubblicare in chiaro dati sensibili.

Per questo è fondamentale aggiornare sempre tutti i plugin o i moduli installati e utilizzare dei sistemi di sicurezza come il blocco degli accessi dopo un certo numero di tentativi di forzare la password.

WordPress ad esempio ha dei plugin adatti ai siti web non sicuri come Wordfence.

Se invece le piattaforme sono proprietarie o il sito è stato programmato da zero, i siti web sono più sicuri perchè il codice non è distribuito all’esterno.

Bisogna tener conto però che qualsiasi codice può avere delle falle di sicurezza, date in particolar modo dai campi dei moduli contatto o ovunque dall’esterno si possa inserire codice malevolo e quindi anche i programmatori devono sempre prendere le dovute precauzioni per proteggere il codice che scrivono.

Conclusioni e approfondimenti

Metti in pratica tutti i punti delle checklist presenti in questa guida e se hai bisogno di supporto per il tuo sito web in WordPress o per scrivere in modo strategico i tuoi contenuti, contattami!

E se vuoi leggere altro sui tecnicismi informatici, puoi consultare la guida ai tecnicismi informatici più diffusi. Per il web invece ho scritto una guida ai tecnicismi che puoi consultare se hai bisogno dio capire qualche terminologia che ancora non ti è chiara: Guida divulgativa ai principali tecnicismi web

Questa guida fa parte di una serie di 5 guide introduttive sul web per inesperti e che puoi consultare qui:

  1. Guida alla creazione dei siti web per inesperti
  2. Guida su come costruire il proprio sito internet da soli
  3. Guida su come impostare pagine e design di un sito web
  4. Guida ai prezzi dei siti web
  5. Guida semplice al guadagno con i siti web

Continua a seguire il mio blog Site Inside per altri contenuti su architettura dell’engagement e copywriting strategico.


Crediti Fotografici

I crediti fotografici per l’immagine originale presente in questo articolo (copertina) vanno a Pexels . Le foto dei banner sono di proprietà di Site Inside.